Al di là del dubbio gusto estetico del video, il messaggio è forte, chiaro e... viene fuori tutto. Senza niente aggiungere e senza niente togliere alla realtà. Quante storie conoscete così? E non solo in Calabria, ovviamente. Tanti frammenti di un presente che schiaccia. Magari i quattro frequentatori di questo blog ce l'avranno fatta e penseranno che siano tutte esagerazioni. In questo caso mi illuminino, ché io non ci vedo bene.
Frammenti di presente, dicevo. E frammenti non a caso. Ma adesso ci arrivo...
Domenica sera, passeggiando sul Lungotevere, sotto Castel Sant'Angelo, parlavo con Max. Eravamo preoccupati per l'aria che si respira e per la sensazione che provavamo: la sensazione che qualcosa stesse per accadere. Un'escalation di violenza, forse anche di sangue. Spero di sbagliarmi, ma... ci siamo, sta per accadere. Forse un paio d'anni, forse anche meno. Questa ondata di violenza, io credo, non proverrà da sinistra: la sinistra non esiste più.
La violenza proverrà dal popolo ed il popolo sarà sempre più di destra. Di destra e violento. Un popolo tormentato dalle ristrettezze e dalle difficoltà, seviziato dall'insolenza del potere (voto di scambio, favorini, regalini, promessine, ecc...), tentato dall'ira, che, per definizione, non fa ragionare. Non si potrà ragionare più, non ci saranno tante alternative per ragionare. Solo folle incazzate che non avranno niente in comune, se non il disagio. Vero, duro, inconciliabile con la vita "normale". E' fin troppo facile fare riferimento ai fatti di Napoli (monnezza e rom) e alla rabbia diffusa contro gli extracomunitari.
Quindi non mi soffermo su questo, ma desidero sottolineare due altri aspetti: tutti siamo frammenti e la sinistra non sa più come stare al mondo. Le due cose sono intimamente collegate. Non esiste più un blocco sociale di riferimento. Il mondo del lavoro è così frammentato e frammentario che ciascuno è sempre più solo d'avanti al suo contratto (se ce l'ha). A guidare la vita delle persone sono i modelli culturali neoliberisti, promossi da tv e intelligenti pubblicità, non più i grandi fari. Non c'è più un sindacato capace di parlare a tutti i lavoratori, non ci sono veri partiti a cui fare riferimento. Niente ideologie, niente grandi ideali. Solo sofferenze, difficoltà e tanta demagogia.
Spero di non deludere nessuno, ma non sono comunista (non in questa epoca) e credo che l'economia di mercato sia l'unico modello economico possibile nel medio periodo. Ma ritengo idiota non guardare in faccia la realtà: il tessuto sociale si sta sgretolando e non è solo una questione di mercato del lavoro. Ogni cittadino è sempre più solo. E da solo deve darsi pane. Il che non sarebbe così negativo, se diritti, tutele e ricchezze fossero distribuite in maniera equa. Non sono per una società piatta, ma sono per una società che dia a tutti le opportunità che merita e che non ostacoli lo sviluppo dignitoso delle persone. Per questo, nonostante le ideologie pseudomoderniste della sinistra pieddina, il lavoro rimane al centro. Soprattutto per le nuove generazioni.
Ah, quasi dimenticavo. Perché la sinistra non sa stare più al mondo? Perché la sinistra, in ogni epoca (anche futura), ha (e avrà) senso solo se riesce a stare dalla parte delle moltitudini che se lo prendono in culo. Per cambiare il mondo, non solo per governarlo.
3 commenti:
chi non si vede non si può colpire!
è per questo che la sinistra si è già nascosta?
Brivido di freddo. Buio.
...io so solo che il mio 110 e lode e tutti i master, specializzaz, etc....che continuo a fare e PAGARE,non cambiano la situazione in cui mi trovo, senza lavoro decente e sempre col problema di racimolare i soldi x pagare l'affitto...non parliamo poi se volessi comprare casa!!!! :(
PS. ...interessante il commento lasciato sul nascondersi così da non essere colpiti...lasciato da un ANONIMO...mi fa sorridere! :)
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