ex PSI ora PD... cose turche
Le cose da dire sarebbero tante. Mi vengono in mente decine di pensieri. Molti luoghi comuni, lo ammetto. Avrei voluto mettere on-line alcuni video su Craxi e sul Craxsismo, ma non sarebbe pertinente (avrò modo di farlo in seguito). Per tanti motivi. Conosco persone socialiste (ex PSI) che sono oneste ed hanno sempre creduto nella propria idea Politica (con la P maiuscola). Abbiamo bisogno di brandizzare anche il male e dire che tutti i socialisti (o tutti i Rom, o tutti gli immigrati, o tutti i napoletani, o tutti quelli del sud, o tutti i gay, o tutti quelli che non hanno capelli bioni ed occhi chiari, ecc...) ci rende più tranquilli: ci illude di poter individuare e circoscrivere il male, potendolo allontanare da noi. Come se non abitasse anche dentro di noi.
Ho sempre pensato che del Turco fosse tra "quelli buoni". Oggi, mentre è difeso dall'apparato (Berlusconi in primis, contro la dittatura della magistratura, bla bla bla. Ma anche da Veltroni che, legittimamente, spera nella sua innocenza), si conferma un angosciante teorema popolare: "sono tutti uguali". I politici, sono tutti uguali.
Chi è al potere (qualsiasi potere)... perde ogni inibizione e pudore. Si verifica una mutazione genetica repentina e irreversibile: l'uomo diventa bestia. Una "metamorfosi". Il fatto che si diventi bestie (dentro solo scarafaggi) approfittando del potere, negli ambiti che colpiscono più violentemente i deboli rende tutto questo ancora più insopportabile. La sanità. Sanità significa bisogno, dolore, sofferenza. Evidentemente anche business. Anche sporchi soldi facili. Non credo che l'Abruzzo sia l'unico caso (Nichy... attento alle vipere in giunta). E non credo sia solo un fatto sporadico di qualche clinica come il Santa Rita di Milano. Daltronde abbiamo avuto anche un ministro della Sanità che poi è andato dentro (de Lorenzo. PLI).
Il bisogno rende fragili, vulnerabili. La vulnerabilità rende docili. Le masse sono rassegnate ai guasti della sanità pubblica. Chi ha dovuto girare per ospedali lo sa bene. Chi entra in un'ospedale pubblico oltre alla paura del male ha un legittimo timore di qualche episodio di malasanità. Ma a lungo andare la rassegnazione potrebbe diventare disperazione (e di quello che la disperazione induce a fare abbiamo già parlato). Questo meschino fenomeno si ripercuote su vasta scala dai livelli più alti, a quelli più infimi.
In quante città si moltiplicano le cosiddette cooperative sociali capeggiate da maneggioni, nullafacenti e faccendieri impegnati quotidianamente a capire come comprare appalti e gestire servizi per i deboli? Come si possono fare gare puntanto sul minimo dei costi? Come si consente a questi balordi di infangare il nome del terzo settore? Come si può accettare che dei semianalfabeti (arridaje) possano gestire personale qualificato sottopagato per i propri fini blasfemi? Chi consente loro di circolare per strada come se fossero cittadini rispettabili? Come fanno le loro donne o i loro uomini a toccarli come fossero esseri umani, pur sapendo come costruiscono le loro fortune sulle disgrazie delle persone? Anziani, malati, portatori di handicap, portatori di dolore sono il loro core business. Redditizio. Molto. Conviene. Conviene.
Anche questi bastardi votano. E fanno votare. Spesso vanno loro in lista. In prima persona. E sono votati. Sono i più "amati" di tutti. Perché gli umili vedono in loro la speranza (o sono sotto ricatto). Ebbene, quando pensiamo "sono tutti uguali" ricordiamo che certe scorciatoie sono comode, ma forse non portano da nessuna parte buona.
Perché un uomo diventa caimano? Perché può farlo.
Del Turco - che comunque deve ancora essere processato - è diventato un caimano perché poteva farlo. E resistere al richiamo non è facile, non è da tutti. Morale: mentre inveiamo sulle bestie (caimani, lupi, scarafaggi, ecc...) che opprimono e sfruttano i più sfortunati, i più deboli, i più indifesi ricordiamo che quelle bestie sono state esseri umani. E ricordiamo che il potere gliel'abbiamo dato noi. Ogni volta che facciamo i furbetti, ce ne dobbiamo ricordare. E se lo devono ricordare tutti i raccomandati, di cui prima o poi un parente o una persona cara va a finire in una delle strutture ospedaliere imbottite di raccomandati (dagli inservienti, fino ai top managers).
Questo potere non sarebbe così torbido se non fosse sostenuto da una cultura omertosa e ipocrita che gratifica chi sa dimenticare gli scrupoli e cogliere le opportunità dei malandrini.
Le cose da dire sarebbero tante. Mi vengono in mente decine di pensieri. Molti luoghi comuni, lo ammetto. Avrei voluto mettere on-line alcuni video su Craxi e sul Craxsismo, ma non sarebbe pertinente (avrò modo di farlo in seguito). Per tanti motivi. Conosco persone socialiste (ex PSI) che sono oneste ed hanno sempre creduto nella propria idea Politica (con la P maiuscola). Abbiamo bisogno di brandizzare anche il male e dire che tutti i socialisti (o tutti i Rom, o tutti gli immigrati, o tutti i napoletani, o tutti quelli del sud, o tutti i gay, o tutti quelli che non hanno capelli bioni ed occhi chiari, ecc...) ci rende più tranquilli: ci illude di poter individuare e circoscrivere il male, potendolo allontanare da noi. Come se non abitasse anche dentro di noi.
Ho sempre pensato che del Turco fosse tra "quelli buoni". Oggi, mentre è difeso dall'apparato (Berlusconi in primis, contro la dittatura della magistratura, bla bla bla. Ma anche da Veltroni che, legittimamente, spera nella sua innocenza), si conferma un angosciante teorema popolare: "sono tutti uguali". I politici, sono tutti uguali.
Chi è al potere (qualsiasi potere)... perde ogni inibizione e pudore. Si verifica una mutazione genetica repentina e irreversibile: l'uomo diventa bestia. Una "metamorfosi". Il fatto che si diventi bestie (dentro solo scarafaggi) approfittando del potere, negli ambiti che colpiscono più violentemente i deboli rende tutto questo ancora più insopportabile. La sanità. Sanità significa bisogno, dolore, sofferenza. Evidentemente anche business. Anche sporchi soldi facili. Non credo che l'Abruzzo sia l'unico caso (Nichy... attento alle vipere in giunta). E non credo sia solo un fatto sporadico di qualche clinica come il Santa Rita di Milano. Daltronde abbiamo avuto anche un ministro della Sanità che poi è andato dentro (de Lorenzo. PLI).
Il bisogno rende fragili, vulnerabili. La vulnerabilità rende docili. Le masse sono rassegnate ai guasti della sanità pubblica. Chi ha dovuto girare per ospedali lo sa bene. Chi entra in un'ospedale pubblico oltre alla paura del male ha un legittimo timore di qualche episodio di malasanità. Ma a lungo andare la rassegnazione potrebbe diventare disperazione (e di quello che la disperazione induce a fare abbiamo già parlato). Questo meschino fenomeno si ripercuote su vasta scala dai livelli più alti, a quelli più infimi.
In quante città si moltiplicano le cosiddette cooperative sociali capeggiate da maneggioni, nullafacenti e faccendieri impegnati quotidianamente a capire come comprare appalti e gestire servizi per i deboli? Come si possono fare gare puntanto sul minimo dei costi? Come si consente a questi balordi di infangare il nome del terzo settore? Come si può accettare che dei semianalfabeti (arridaje) possano gestire personale qualificato sottopagato per i propri fini blasfemi? Chi consente loro di circolare per strada come se fossero cittadini rispettabili? Come fanno le loro donne o i loro uomini a toccarli come fossero esseri umani, pur sapendo come costruiscono le loro fortune sulle disgrazie delle persone? Anziani, malati, portatori di handicap, portatori di dolore sono il loro core business. Redditizio. Molto. Conviene. Conviene.
Anche questi bastardi votano. E fanno votare. Spesso vanno loro in lista. In prima persona. E sono votati. Sono i più "amati" di tutti. Perché gli umili vedono in loro la speranza (o sono sotto ricatto). Ebbene, quando pensiamo "sono tutti uguali" ricordiamo che certe scorciatoie sono comode, ma forse non portano da nessuna parte buona.
Perché un uomo diventa caimano? Perché può farlo.
Del Turco - che comunque deve ancora essere processato - è diventato un caimano perché poteva farlo. E resistere al richiamo non è facile, non è da tutti. Morale: mentre inveiamo sulle bestie (caimani, lupi, scarafaggi, ecc...) che opprimono e sfruttano i più sfortunati, i più deboli, i più indifesi ricordiamo che quelle bestie sono state esseri umani. E ricordiamo che il potere gliel'abbiamo dato noi. Ogni volta che facciamo i furbetti, ce ne dobbiamo ricordare. E se lo devono ricordare tutti i raccomandati, di cui prima o poi un parente o una persona cara va a finire in una delle strutture ospedaliere imbottite di raccomandati (dagli inservienti, fino ai top managers).
Questo potere non sarebbe così torbido se non fosse sostenuto da una cultura omertosa e ipocrita che gratifica chi sa dimenticare gli scrupoli e cogliere le opportunità dei malandrini.
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