venerdì, luglio 11, 2008

A dimostrazione DELLe

...mie cazzate
(DELL maiuscolo, dopo aver letto festa dell'Unità alle Terme di Caracalla... era d'obblico).


A questo punto mi tocca argomentare meglio le mie elucubrazioni. Lo faccio ora ché sono brillo (ottima cena a casa di Max e Giò, ottimo Allianico e, se permettete, ottima Sambuca). Purtroppo non posso permettermi spesso questo stato allucinogeno (ovvero, di lucida scioltezza mentale).

Ho più volte ribadito il mio timore che il precario equilibrio sociale si spezzi per lasciare spazi inquietanti a espressioni di dissenso violente e, fondamentalmente, antipolitiche. La più formidabile leva della violenza è la disperazione (assenza di speranza). La speranza è cosa diversa dall'illusione (o da come molti pappagalli ripetono, paventando conoscenze che non hanno, dall'utopia). La speranza è la visione di un futuro concreto, possibile, realizzabile. E' vero: perché una siffatta visione possa prendere corpo nell'opinione pubblica occorre fiducia. Ma la fiducia non si compra. Nè tantomento si può vendere oltre un certo limite. Berlusconi, infatti, ad ogni giro di boa alza il tiro. Vende speranze sempre più alte, chimere rassicuranti che tranquillizzano le masse ignoranti di italiani italiani (almeno una volta il termine italiano è utilizzato in senso dispregiativo: una diminutio).

In ogni caso la fiducia.. beh... la fiducia nelle istituzioni non c'è...




Ma... può essere più notte di mezzanotte? Sì:




Il trend è evidente. Oggi, temo, il giudizio degli italiani potrebbe essere ancora più preoccupante. La composizione sociale del nostro Paese è particolarmente complessa. Non è ovvia nessuna semplificazione in blocchi sociali uniformi e compatti. L'intervento degli analisti è meno scontato di quello che poteva essere trent'anni fa. L'unica cosa certa è che i corpi intermedi (i partiti e le altre organizzazioni che si relazionano con lo stato per il perseguimento di interessi collettivi) hanno da recuperare una credibilità che il popolo non accorda più. Lo devono fare bene e lo devono fare in fretta.

Il PD lo sta facendo? Io credo di no. Io credo che il PD parli solo ad alcuni pezzi di società. Penso che il PD parli in qualche modo al ceto medio moderato, con un livello di istruzione mediamente elevato, ma con un coinvolgimento politico mediamente limitato all'interesse per le trasmissioni politiche televisive. Il PD parla anche ad alcuni intellettuali ed a pezzi di borghesia (non sempre illuminata).

Per il resto del popolo, invece, il PD ha scelto gli enzimi clientelari. Per carità, è una scelta, una strategia. Ma, temo, nel medio periodo, non porterà ad un cazzo. O qualcuno sarà capace, prima o poi, di fare analisi di lungo periodo (non dico secoli, ma almeno un paio di decenni) oppure i Berluscones saranno al potere per un "ventennio", con un graduale aggravamento dell'insufficienza respiratoria e renale del sistema Italia.

Nel frattempo qualcuno continuerà a fare quello che può...
"Fa ciò che devi, accada ciò che può" Gaetano Salvemini


[l'immagine è di proprietà dello straordinario sito www.bastardidentro.it]


Cari amici e - scusate il termine - compagni, non gettiamo il cervello all'ammasso e cerchiamo di fare in modo che i nostri figli possano dare giudizi di fiducia ben più alti di quelli che noi diamo ora. Non pensiamo che la responsabilità sia sempre in una dimensione estranea alle nostre scelte e decisioni. Il nostro giudizio severo e distante - né tanto meno quello degli italiani in cerca di capri espiatori - non basterà. E non basteranno nemmeno le parole di saggezza dei nostri padri, che ci indicheranno la strada del silenzio e delle scorciatoie comode.



"Non si fa quello che si vuole, tuttavia si è responsabili di quello che si è." Jean-Paul Sartre

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Fa ciò che devi, accada ciò che può" Gaetano Salvemini.
Quanta potenza possono racchiudere 8 parole! Ecco, le idee...
Può essere il titolo di una vita...
Da far rimanere con la bocca aperta.

Antonio

Anonimo ha detto...

Questo sistema si fonda sull'assenza di fiducia e sull'assenza di sicurezza. Così chi ha paura potrà chiedere aiuto ad un feudatario che lo protegga.

Yerle ha detto...

Ci vorranno molti anni perchè gli italiani (e soprattutto i molti giovani che ha cooptato) si accorgano dei grandi danni che sta portando Veltroni alla democrazia italiana.
Ma ciò che più mi preoccupa non sono le sorti del PD ma quelle della Sinistra che, mentre l'Italia va a rotoli, è ancora rinchiusa nelle proprie stanze a discutere di tessere...

Orwell ha detto...

La responsabilità non è più un'esigenza della collettività, ma di singoli che hanno scelto a loro spese di pensare ad una vita diversa, è ancora difficile viverla