giovedì, ottobre 02, 2008

Anno 0

eppure siamo tutti moderni

Mi sento sempre più retorico a parlare di immigrati. Mi secca, ma è così. Me ne sono accorto. A volte è così difficile passare dalle parole ai gesti quotidiani. Ho già parlato della paura che assale un cittadino romano quando vede un gruppo di migranti che gli si avvicinano. Se c'è una cosa che odio è l'ipocrisia. Per questo ribadisco sempre l'aspetto della paura. Non amo il manicheismo. In politica non esiste.

Però tutto questo balletto di preamboli mi permette di essere autenticamente vero quando dico che detesto la discriminazione, quando dico che occorre discernere per capire. La discriminazione nasce dall'assenza di discernimento. Le persone non sono uguali tra loro per un fatto di pelle, ma per una condizione sociale.

Anno 0 stasera si è occupata di razzismo. Tanti - troppi - episodi di immane violenza negli ultimi giorni hanno scioccato l'Italia (non tutta). Non sopporto più tutto questo. Eppure non ho ancora sentito una cazzo di risposta seria all'emergenza migranti (che poi significa emergenza povertà). Qualcuno potrebbe tornare a parlare ancora di voto amministrativo ai migranti con permesso di soggiorno? E di politiche per l'istruzione dei migranti (non lasciate agli enti locali). E di emergenza abitativa? E di progetti di integrazione? Tutto questo, sia chiaro, lo si faccia in concomitanza con le misure per la sicurezza e contro lo sfruttamento delle persone di colore.


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