Penso di meritare di più. Amo la mia città, i miei amici, la mia famiglia ed è qui che voglio trovare le risposte alle mie esigenze. Con le mie forze, con la mia testa. Non voglio chiedere piaceri a nessuno, non voglio favori da nessuno. Voglio solo poter essere autonomo, poter scegliere. Voglio opportunità. Senza dover per questo conoscere la “persona giusta”. Quella che sa aprire le porte chiuse. Nel lavoro, nella scuola, all’università, con gli amici. Vorrei che le cose avessero il giusto valore. Non sopporto – non le sopporto davvero più – le promesse elettorali. Non baratto la mia dignità. Se non lavoro, se devo tenere i miei sogni chiusi, sigillati nel cassetto non dipende da me. Se sarò costretto anch’io a partire per farmi un futuro non sarà dipeso da me, non l’avrò chiesto io: ci sarò stato costretto. Se la mia città è spenta, non è colpa mia; se il cemento ci esce anche dalle orecchie non l’ho voluto certo io; se l’estate non c’è niente da fare e nelle città vicine c’è musica fino a notte fonda che volete da me? Non è colpa mia se devo uscire ogni sabato per andare a vedere un concerto o a ballare. Non dipende da me se dopo tredici anni di scuola, più l’eventuale università, devo pregare dietro la porta di qualcuno per trovare lavoro. O, appunto, devo partire. Non voglio l’elemosina di nessuno. Voglio una città bella da vivere. Penso di meritarlo. Per questo domenica e lunedì il mio voto sarà LIBERO.
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6 commenti:
A parte il fatto che l'hai scritto due volte, questo appello finale te lo potevi risparmiare.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso. La responsabilità della vittoria di Azzollini è anche nostra. Avete voluto il giocattolo delle primarie, avete giocato e quando non vi ha fatto comodo lo avete rinnegato. Pacta servanda sunt! La sinistra è uscita sconfitta non solo numericamente ma moralmente. Non è riuscita ad accettare un candidato di centro, a fare campagna elettorale per lui, a coinvolgere tutti per sostenerlo, ma soprattutto si è dimostrata incapace di sostenere un atteggiamento responsabile. Neanche di fronte al pericolo di vittoria della destra (con tutto il bagaglio di sottocultura e malaffare di certi loschi figuri)si è unita per far fronte comune. Non si è recata alle urne preferendo arroccarsi sul suo Aventino alla cervellotica ricerca di più alti ideali morali e spirituali. Così abbiamo perso, tutti, facendoci seghe mentali (e non solo) e lasciando che il popolino decidesse col suo voto anche per noi.
Grazie ai DS per questa sconfitta!!!
I DS vanno cambiati, ma non credo che siano i responsabili di questa sconfitta.
Corrado perchè non ci spieghi come mai alle primarie ci furono due candidati distinti per Margherita e DS? Come mai in un periodo in cui queste due realtà andavano avvicinandosi con la costruzione de L'Ulivo voi dei DS avete voluto il candidato della sinistra unita co Rifondazione???
Di la verità che l'accordo su Altomare c'era solo che a un certo Favuzzi non andava bene perchè Altomare è espressione del correntone di Guglielmo a cui il Favuzzi non ha perdonato la candidatura a senatore del 2001...
Vergognatevi!
La colpa è vostra!!!
No, Anonimo, non è così. Al contrario l'accordo su Mino era pressoché totale. Mancava solo la Margherita. C'erano partiti che avevano dichiarato "non c'è differenza tra uno e l'altro". Peraltro Cosimo era sostenuto da molti personaggi che poi sono passati con Tommaso Minervini (Pino de Candia, Centrone, ecc...). Questa discussione, ora, mi sembra stucchevole. Anche se di cose da dire ce ne sarebbero tante. In primisi il fatto che la candidatura di Mino era più forte di quella di Cosimo. Ma non serve a nulla dircelo ora. Buon pomeriggio.
Corrado
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