Torno a scrivere sul blog dopo un discreto periodo di assenza dal web. Più di una volta avrei voluto farlo, ma... vabbè: questa è un'altra storia...
Quel che conta è che o stai zitto o parli il mondo continua a girare. Spesso in modo innaturale, per quanto subdolamente lecito. Perché è lecito tutto, ormai. E' lecito, non è scandaloso, che il Presidente (neoferroviere), mentre si atteggia a perfetto uomo di spettacolo, possa colpire con garbata violenza animale le istituzioni democratiche. Mi fischiano le orecchie, mi tremano le gambe: Silvio Berlusconi ha ipotizzato che a votare in Parlamento siano solo i Capi Gruppo.
Cosa è cambiato per gli italiani? Voglio dire... un istante prima di questa affermazione (poi rivenduta come mera provocazione, salvo poi ripeterla ieri) le vite di ciascuno seguivano il loro corso. Un istante dopo il corso delle vite di ciascuno è apparso non subire alcun mutamento. Niente.
Eppure... questo, a mio sommesso avviso, è l'atto più reazionario della storia della Repubblica Italiana. Finora in molti hanno detto che il nostro è un regime mascherato. Lo penso anche io, ma non per ragioni prettamente politiciste. Il punto è che se il disegno di Berlusconi dovesse prendere forma... l'egemonia culturale delle forze conservatrici abbatteranno ogni timido argine al nuovo fascismo. Il paradosso tragicomico è che il maggiore ostacolo a questo disegno sciagurato e apparentemente innocente si chiama Gianfranco Fini, il delfino di Giorgio Almirante.
"Il premier non irrida le Camere", dice. E mentre in questa affermazione si esprime tutta la meschinità dello scontro interno al PDL sulla dignità di esistenza di personalità e visioni diverse da quelle della leadership (stiamo parlando di dignità di esistenza, non di scontro per la leadership) noi assistiamo attoniti. O meglio... il Paese, le persone, continuano le loro vite, come se niente fosse. Gli osservatori, invece, tra l'incredulità e la leggerezza, aspettano per commentare.
La verità è che se tra qualche mese arriverà un disegno di legge per delegare il voto parlamentare ai soli Capi Gruppo, cari tutti, ... (sto cercando un modo edulcorato per dirlo)... (cazzo non lo trovo) ... (non voglio essere banale, ma...) ... (ok, lo dico senza bestemmie) il Parlamento, già in agonia, cadrà in un coma irreversibile.
Quel che conta è che o stai zitto o parli il mondo continua a girare. Spesso in modo innaturale, per quanto subdolamente lecito. Perché è lecito tutto, ormai. E' lecito, non è scandaloso, che il Presidente (neoferroviere), mentre si atteggia a perfetto uomo di spettacolo, possa colpire con garbata violenza animale le istituzioni democratiche. Mi fischiano le orecchie, mi tremano le gambe: Silvio Berlusconi ha ipotizzato che a votare in Parlamento siano solo i Capi Gruppo.
Cosa è cambiato per gli italiani? Voglio dire... un istante prima di questa affermazione (poi rivenduta come mera provocazione, salvo poi ripeterla ieri) le vite di ciascuno seguivano il loro corso. Un istante dopo il corso delle vite di ciascuno è apparso non subire alcun mutamento. Niente.
Eppure... questo, a mio sommesso avviso, è l'atto più reazionario della storia della Repubblica Italiana. Finora in molti hanno detto che il nostro è un regime mascherato. Lo penso anche io, ma non per ragioni prettamente politiciste. Il punto è che se il disegno di Berlusconi dovesse prendere forma... l'egemonia culturale delle forze conservatrici abbatteranno ogni timido argine al nuovo fascismo. Il paradosso tragicomico è che il maggiore ostacolo a questo disegno sciagurato e apparentemente innocente si chiama Gianfranco Fini, il delfino di Giorgio Almirante.
"Il premier non irrida le Camere", dice. E mentre in questa affermazione si esprime tutta la meschinità dello scontro interno al PDL sulla dignità di esistenza di personalità e visioni diverse da quelle della leadership (stiamo parlando di dignità di esistenza, non di scontro per la leadership) noi assistiamo attoniti. O meglio... il Paese, le persone, continuano le loro vite, come se niente fosse. Gli osservatori, invece, tra l'incredulità e la leggerezza, aspettano per commentare.
La verità è che se tra qualche mese arriverà un disegno di legge per delegare il voto parlamentare ai soli Capi Gruppo, cari tutti, ... (sto cercando un modo edulcorato per dirlo)... (cazzo non lo trovo) ... (non voglio essere banale, ma...) ... (ok, lo dico senza bestemmie) il Parlamento, già in agonia, cadrà in un coma irreversibile.