«Oggi gli italiani rivolgono il loro pensiero alla strage di Capaci, al tremendo assassinio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, di Antonio Montinaro, di Rocco Di Cillo e Vito Schifani.
E’ una giornata segnata dal dolore per la perdita di un autentico eroe civile, di un uomo che aveva scelto di combattere la mafia e che aveva capito come farlo. Sapeva anche cosa gli sarebbe costato, ma questo non servì a fermarlo.
E’ una giornata segnata, tuttavia, anche dalla speranza e dalla consapevolezza.
Noi tutti sappiamo quanto la figura di Giovanni Falcone sia importante per i cittadini italiani, e in particolare per i giovani siciliani, che non vogliono perdere la speranza e la convinzione di contrastare ogni giorno, fino alla vittoria, questo nemico.
Ogni giorno, ciascuna iniziativa dedicata alla memoria di Giovanni Falcone costituisce un tassello di questa battaglia, un seme di giustizia, di passione civile, di liberazione, destinato a germogliare.
La battaglia contro la mafia richiede di agire con l’azione delle forze dell’ordine, la maturazione di una coscienza civile maggioritaria, la liberazione della politica e delle istituzioni dalle mille diramazioni del potere mafioso, l’avvio di una dinamica di sviluppo economico e sociale: dobbiamo impegnare le nostre energie, la nostra determinazione su tutti questi fronti, sapendo che possiamo fare affidamento su una grande leva di riscatto, su uno straordinario patrimonio di forza morale, quella che ci viene dall’esempio di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e dei tanti servitori dello Stato caduti perchè l’Italia fosse una società di donne e uomini liberi e sicuri».
Piero Fassino
2 commenti:
Io credo che Fassino abbia toccato in pieno quello che si deve fare ogni giorno: guardarlo in faccia, il MAFIOSO colui che governa le nostre vite, portandoci a guardare il mondo da un'altro punto di vista: l'illegalità. Non è utopia: "DOBBIAMO LIBERARE LA POLITICA E LA DEMOCRAZIA DALLA MAFIA". VIVA LA LOTTA ALLA MAFIA E L'ASSOCIAZIONE CHE LA CONDUCE LIBERA!!!!
ma voi pensate che se volevano prendere il "caro" bernardo non poteano mettere sotto controllo i parenti piu stretti di prov.??? non scherziamo e chiaro che lo controllavano da tempo ma non volevano prenderlo perche gli serviva a qualcosa
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