Ci sono tanti modi per sporcarsi le mani. E l'anima. Valzer con Bashir affronta in modo crudo (senza fronzoli) e originale non solo le drammatiche giornate di Sabra e Shatila, ma anche il personale dramma umano di un ebreo che rivive nel conflitto (e nella colpevole inerzia di fronte al massacro) le ataviche sofferenze del proprio popolo ed in primis quelle di Auschwitz.
Non voglio scrivere molto del film, nel caso qualcuno abbia intezione di vederlo (ve lo consiglio. Assolutamente). Vorrei solo rilevare l'attualità della pellicola. Non solo per i tristi avvenimenti di questi giorni (e speriamo che la tregua duri...), ma per il contrasto stridente che c'è tra le vite normali dei giovani israeliani (del tutto simili a quelle di qualunque coetaneo occidentale) arruolati nell'esercito e la disumana condizione di chi è lì per uccidere (ed essere ucciso).
Un contrasto tanto stridente, da doverlo rimuovere.
Non voglio scrivere molto del film, nel caso qualcuno abbia intezione di vederlo (ve lo consiglio. Assolutamente). Vorrei solo rilevare l'attualità della pellicola. Non solo per i tristi avvenimenti di questi giorni (e speriamo che la tregua duri...), ma per il contrasto stridente che c'è tra le vite normali dei giovani israeliani (del tutto simili a quelle di qualunque coetaneo occidentale) arruolati nell'esercito e la disumana condizione di chi è lì per uccidere (ed essere ucciso).
Un contrasto tanto stridente, da doverlo rimuovere.